Descrizione
Ormai anche i meno smaliziati nel mondo della cottura barbecue sanno che le famiglie di combustibili che è possibile utilizzare per le loro cotture in griglia si distinguono in due grandi famiglie: il carbone e le bricchette.
Molto meno risaputo è che le due tipologie sono alternative fino ad un certo punto e che, invece, ciascuna possieda le proprie peculiarità ed i propri utilizzi specifici.
Vale la pena conoscerle meglio per poterle sfruttare appieno.
Carbone
Il Carbone è il principale combustibile con il quale ciascuno di noi è entrato in contatto per primo, anche se è opportuno fare un distinguo con il concetto di “carbonella”.
Quest’ultima è un’invenzione commerciale degli anni ’70 avente lo scopo di rendere “semplice” e veloce l’accensione del combustibile nelle scampagnate fuori porta da parte di utilizzatori inesperti o addirittura totalmente ignari. Si tratta di combustibile di scarsa qualità e pessime prestazioni spesso ricavata da scarti di produzione o da legni inadatti alla combustione, con una durata irrisoria, picchi di calore bassi e fastidiosi schioppettii durante la cottura.
Con il termine “Carbone” si presuppone di base un prodotto derivante dal processo di carbonazione di “legni duri” monoessenza come ad esempio quercia, leccio, quebracho o una combinazione tra questi o altri. Su queste varietà, la quantità di carbonio residuo è nettamente superiore, garanzia di migliori performance a fronte di un’accensione iniziale leggermente più lunga (non più di 10-15 minuti, comunque, tramite l’utilizzo di un cesto accenditore). Ve ne potete accorgere facilmente soppesando il sacco a mano libera: a parità di volume sentirete un peso nettamente superiore.
Più in generale, comunque, indipendentemente dalla tipologia di legno utilizzata per la produzione del carbone, il miglior vantaggio del carbone è l’elevatissimo picco di temperature che consente di raggiungere in griglia.
Bricchette
Le bricchette sono invece un tipo di combustibile che si rende indipendente dalla qualità della materia prima puntando sul processo produttivo. Di base utilizza polvere di carbone ottenuta da segature o trucioli di legno, unita ad un legante di natura vegetale o minerale e poi compattato ad altissima pressione in ovuli.
La non eccelsa materia prima di partenza non consente il raggiungimento di picchi di temperatura elevatissimi ma la grande concentrazione del materiale combustibile garantisce costanza e continuità di prestazioni unite ad una durata considerevole.
Dettagli
- Ovoli di carbone vegetale 100% naturale.
- In 20 minuti si ottiene una brache che dura 3 ore.
- Ideale per una grigliata da 6/8 persone.
Dimensioni disponibili:
- 3 kg
- 5 kg
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